Come fare a curare un bonsai a casa

La parola “bonsai” è di origine giapponese ed è composta da due termini: il primo significa vassoio o contenitore (bon), mentre il secondo (sai) significa educare o coltivare.
Meravigliosi ma delicati, i bonsai, come sappiamo, sono dei mini alberi che si possono tranquillamente tenere in casa. E’ una vera e propria arte di creare miniature di alberi, coltivandoli per anni in un piccolo vaso. E’ questo, infatti, il segreto per guidare il fusto e i rami ad assumere forme e dimensioni volute, pur rispettandone completamente l’equilibrio vegetativo e funzionale.
Quello che però bisogna sapere è come curare un bonsai a casa, al meglio, per farlo vivere rigogliosamente. Ecco un piccolo e valido suggerimento per mantenere sempre vivi i nostri bonsai:
Al momento dell’acquisto è bene chiedere al venditore, o alla persona che eventualmente ve l’ha regalata se la pianta in questione deve stare all’aria aperta o va posizionata in luoghi chiusi.
Di solito i bonsai vivono benissimo all’aperto, ma ce ne sono di alcuni tipi che invece hanno bisogno di essere coltivate in casa, al chiuso.
La pianta di bonsai ha bisogno di molta luce, perciò abbiate cura di ruotare spesso il vaso, in modo che tutte le foglie possano a intervalli regolari godere dei benefici trasmessi dalla luce solare.
Per i bonsai che vanno curati in casa la temperatura ideale dell’ambiente non deve mai superare i 22° o scendere sotto i 12°: infatti, differenti temperature potrebbero causare la caduta delle foglie. I bonsai vanno innaffiati un giorno ogni tre, e solo nei mesi estivi, le foglie vanno spruzzate tutti i giorni, in modo da rinfrescare la pianta. L’ultima considerazione è sul vaso: diciamo che un bonsai generalmente può stare anche per tre anni nello stesso vaso, poiché le radici non si sviluppano.
Per esigenze o situazioni particolari è bene sempre chiedere al vostro vivaista di fiducia.